ATTI DEL XXXVI CONVEGNO ECCLESIALE DIOCESANO

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È risaputo che gli atti di convegni costituiscono una delle principali fonti di letteratura definita grigia, ossia l’insieme di testi non pubblicati attraverso i normali canali editoriali, ma diffusi dagli stessi autori o organizzazioni pubbliche senza fini di lucro. Oggi, dunque, per offrire un buon servizio post convegno bisogna essere precisi e realizzarli in una forma editoriale di facile lettura, pur senza snaturarli. Va da sé, comunque, che questo intervento debba essere effettuato sempre e comunque nel rispetto di quanto detto dal relatore. Nel dare l’avvio ai lavori del convegno diocesano per l’anno pastorale 2017-2018, si è sottolineata l’importanza dell’avvenimento e l’assoluta novità, sintetizzando tutto nell’eloquenza di una sola domanda: “Adamo dove sei?”. Il 31 agosto scorso la nostra diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia ha organizzato un convegno su un tema di grande rilevanza per la missione pastorale della Chiesa e per il volto di una comunità ecclesiale che desidera vivere un proprio esodo, uscire da sé per incontrare l’altro, il fratello, l’uomo nella sua umanità ferita e nel suo desiderio di alterità. La scelta di offrire ai catechisti e agli operatori pastorali l’opportunità di riflettere e confrontarsi su una delle questioni che maggiormente hanno un’incidenza sul riconoscimento e sulla legittimazione del servizio ecclesiale, è derivata da quanto era emerso negli incontri preparatori tenuti durante l’anno con un gruppo di sacerdoti e laici coinvolti per dare un contributo a tale evento. Riteniamo che il convegno abbia raggiunto due obiettivi entrambi importanti, che costituiscono due elementi centrali del ruolo che la Chiesa incarna nel nuovo orizzonte che Papa Francesco ci indica: essere una Chiesa come ospedale da campo1. In primo luogo quello di proporre dei contributi qualificati che, partendo dall’area tematica del convegno, esplorassero elementi cogenti che contribuiscono a dare corpo a tale immagine, e che tutti i relatori hanno collegato al tema dell’identità dell’altro come fratello da incontrare e accogliere. E’ sull’identità, infatti, che si è sviluppata tutta la riflessione di cui, proveniente da competenze ed esperienze diverse, ha potuto offrire ai partecipanti su tale tema punti di vista complementari: quello sociologico-morale con il cardinale Francesco Montenegro, presidente della Caritas italiana, e quello pastorale attraverso il contributo di mons. Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio Catechistico della diocesi di Roma. Ne è emersa, come è di fatto, una visione unitaria dell’uomo sia individuale che nella sua dimensione collettiva, nella sua totalità di anima e corpo, di affetti e desideri. Il secondo obiettivo che si è voluto perseguire, mediante una modalità di organizzazione della giornata che prevedesse una partecipazione attiva degli operatori pastorali e catechisti, è stato quello di creare un momento per valorizzare il dialogo tra i partecipanti al convegno per condividere «le gioie e i dolori» (cf GS 1) della pastorale diocesana e parrocchiale. Condividiamo, infatti, l’idea che la pratica debba rappresentare il punto di partenza per la riflessione sulla teoria e sulle conoscenze, senza cadere alla tentazione di adottare linguaggi che non fanno presa nel cuore dell’uomo, come un tipo di linguaggio accademico-autoreferenziale. In questa visione l’esperienza è considerata come un campo complementare dell’apprendimento, generativo di conoscenza e relazione tra gli operatori pastorali. Tale scelta si è dimostrata efficace, e alcune delle esperienze di buone prassi presentate da chi nell’operatività le mette in atto, sono state riprese durante i workshop con l’attivazione di percorsi di dialogo. Siamo anche soddisfatti per altre due ragioni, la prima delle quali è di aver potuto offrire con gli atti del convegno le relazioni presentate, nella convinzione che possano costituire utile materiale di ulteriore riflessione alla pastorale ordinaria. La seconda ragione è che, con tale pubblicazione vogliamo intraprendere una consuetudine che valorizzi la memoria storica di una Chiesa in uscita. Proseguiamo il cammino pastorale nella gioia del vangelo, che niente e nessuno ci potrà mai togliere. Ariano Irpino, 14 febbraio 2018 Mercoledì delle Ceneri + Sergio, Vescovo 1 A. Spadaro, «Intervista a Papa Francesco», in La Civiltà Cattolica, 164 (2013) III, 461.

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