Quando il Signore chiede di lasciare tutto e seguirLo. Nicola Lanza, originario del comune di Flumeri, giovedì 8 Settembre 2016 nella Basilica Cattedrale di Ariano Irpino ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale. La diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, quindi, è di nuovo in festa per un altro giovane che ha scelto di seguire e servire il Signore attraverso il Sacerdozio. La vocazione di don Nicola è una testimonianza molto preziosa: egli si è sentito chiamato alla vita sacerdotale in un momento particolare della sua vita, quando, finiti gli studi universitari, si stava realizzando anche dal punto di vista professionale. Il suo sì ha comportato, quindi, l’abbandono della carriera per una chiamata più grande. Egli stesso, durante l’intervista fatta al termine della celebrazione, ha affermato: <>. L’esempio di don Nicola insegna che il Signore non toglie nulla, anzi dona in abbondanza a chi sceglie di fare la Sua volontà, come si legge nel Vangelo di Matteo: <> (Mt 19, 29). Non sempre però è facile capire la volontà di Dio, soprattutto quando si è ancorati alle proprie certezze. Rivolgendosi a coloro che vivono questo smarrimento, don Nicola ha suggerito di fidarsi di Dio e affidarsi a Lui, anche a costo di lasciare qualcosa. Il messaggio del neo-sacerdote, dunque, è chiaro: nella vita spesso quelle certezze che noi crediamo fonte di sicurezza e conforto in realtà ci allontanano dalla vera gioia. Seguire il Signore non è semplice perché significa andare controcorrente perciò risulta prezioso il messaggio che don Nicola ha lasciato ai giovani: <>. Inoltre l’esperienza del neo-sacerdote dimostra che avere una relazione profonda con Dio porta a sentire il desiderio di essere dono per gli altri. E, in questo giorno in particolare, don Nicola ne ha dato prova affermando: <>. Ed è proprio quando si dona gratuitamente, quando si fanno atti di misericordia, quando si vive appieno la carità che si riceve un po’ di quel centuplo di cui parlava Gesù.
- Settembre 15, 2016
- 5:44 pm
Don Nicola Lanza: “Avevo ottenuto tutto dalla vita, ma non quella serenità che solo il Signore mi ha dato”
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