L’AMORE BASTA ALL’AMORE – FESTA DI SAN VALENTINO – BASILICA CATTEDRALE ARIANO IRPINO

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LA LETTERA DEL VESCOVO

Cari giovani,

in tutti c’è un immenso bisogno d’amore e di essere amati. Possiamo dire che “l’Amore fa esistere” (Maurice Blondel). Prego per voi affinché il vostro stare insieme sia ricerca di un Amore non egoistico ma di quello autentico che nutre l’esistenza. La vostra è una scelta in divenire, in cammino verso la stabilità del matrimonio. Abbiate dunque il desiderio – nonostante le difficoltà e le fragilità – di farvi guidare da Dio, sorretti dalla comunità cristiana. Scriveva nella sua giovinezza il filosofo Hegel a proposito dell’amore: “Un animo puro non si vergogna dell’amore, ma si vergogna che esso sia incompleto: l’amore si rimprovera che vi sia ancora una forza, un qualcosa di ostile che ne ostacola il compimento”. Così l’amore va compreso nella sua verità – e perciò basta a se stesso – perché trova la sua sorgente nell’Altro. Davvero “L’amore vero, l’amore profondo, il misterioso amore non ha parole… se non amo, sia finito il discorso, mi muoia la parola sulla bocca, sia spento ogni fuoco” (David Maria Turoldo).

Nel fidanzamento siete così chiamati a comprendere l’amore. La Chiesa, nella sua saggezza, custodisce così la distinzione tra l’essere fidanzati e l’essere sposi proprio in vista della delicatezza di questa verifica. Stiamo attenti a non disprezzare a cuor leggero questo saggio insegnamento, che si nutre anche dell’esperienza dell’amore coniugale felicemente vissuto. I simboli forti del corpo detengono le chiavi dell’anima: non possiamo trattare i legami della carne con leggerezza, senza aprire qualche durevole ferita nello spirito (1Cor 6,15-20), (cf. Papa Francesco)

Il rischio in ogni grande amore è proprio quello di smarrire la polifonia dell’esistenza. Voglio dire che Dio pretende di essere amato in modo profondo con il cuore – senza che “l’amore umano” ne sia danneggiato o indebolito.

Il fidanzamento, il vostro amore, vivetelo non solo come sentimento – che è la prima fiamma che avvampa il cuore – ma com’è: una luce da ravvivare con la fede, un itinerario liberante di preparazione affinché la vita sia accolta e condivisa.

Vi benedico paternamente

Il vostro Vescovo

+ Sergio

Diocesi <br>Ariano Irpino - Lacedonia

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