Omelia del Vescovo in occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria

Facebook
Twitter
LinkedIn

Pubblichiamo l’Omelia del Vescovo tenuta nella Basilica Cattedrale di Ariano Irpino sabato 8 dicembre 2018 durante la Celebrazione eucaristica delle ore 11, in occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria.

Solennità dell’Immacolata Concezione della B.V. Maria

Basilica Cattedrale
Ariano Irpino – 8 dicembre 2018
***********
Carissimi fratelli e sorelle!
con «il cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te» (L. Cherubini) il nostro sguardo si rivolge alla Vergine Immacolata per contemplare in Lei, l’Arca Santa che ci porta la presenza di Dio: «…la carne della Vergine, derivata da Adamo, non ne contrasse le macchie,… la beatissima Vergine fu quindi il tabernacolo creato da Dio stesso, formato dallo Spirito Santo…» (Ineffabilis Deus, Pio IX, 8. XII.1854)
La Madonna ci dice che c’è spazio per Dio e che questa Sua presenza continua ad illuminare le oscurità della vita. Illumina il mondo.
Dio per amore, dinanzi al dramma del peccato dell’uomo, realizza la promessa che ci sarà un figlio di donna che schiaccerà la testa all’antico serpente (Gn 3,15).
Fin dal principio “l’eterno consiglio” ha un “termine fisso” (Paradiso, XXXIII, 3): Maria di Nazareth, Madre di Dio, Madre del Redentore che si è umiliato fino all’estremo per restituirci la dignità originaria.
Una presenza che accade nella fede.
E nella fede apriamo le porte della vita affinché Dio entri in noi: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».
Così scriveva sant’Andrea di Creta: «La Theotókos Maria, il comune rifugio di tutti i cristiani, è stata la prima ad essere liberata dalla primitiva caduta dei nostri progenitori» (Omelia IV sulla Natività, PG 97, 880 A).
E la liturgia afferma che Dio ha «preparato una degna dimora per il suo Figlio e, in previsione della morte di Lui, l’ha preservata da ogni macchia di peccato» (Orazione Colletta).
In Maria Immacolata, vi è dunque riflessa la Bellezza che salva il mondo: la bellezza di Dio, l’Amore che salva.
In Maria questa bellezza è totalmente pura, umile, libera da ogni superbia e presunzione.
La fede cristiana ci indica una comunione reale – la comunione dei santi – che attraversa il tempo, la storia. E’ il tempo stesso che trabocca nell’eternità. «Per questa ragione, sin dall’inizio della sua vita (Maria) fu immersa nell’amore redentore e salvifico di Dio». (K. Rahner)
La liturgia raccoglie questo moto dell’anima e canta il Tota pulchra.
Oggi lo cantiamo ancora una volta insieme: «Quanto sei bella, o Maria! E la tua bellezza ci commuove, ci rassicura, ci consola».
Sì, una bellezza che commuove. Cioè ci smuove e ci mette in via.
La festa dell’Immacolata, nelle prime battute del tempo di Avvento, celebra la bellezza della Chiesa e già fa risplendere la meta ultima del nostro cammino. Un cammino fatto a volte di soste deludenti e di esclusioni, di povertà e di migrazioni.
La Chiesa propone in Maria l’ideale che sostiene la speranza.
E’ la nostra sicura speranza e consolazione in un tempo di ripiegamenti, speranza per la nostra città, per la diocesi, per le famiglie, per i giovani. Una speranza che apre al futuro.
Consapevoli che «uno dei fenomeni che segna la cultura attuale è la chiusura degli orizzonti trascendenti, il ripiegamento su sé stessi, l’attaccamento quasi esclusivo al presente, dimenticando o censurando le dimensioni del passato e soprattutto del futuro». (Papa Francesco)
Il tempo d’Avvento è un cammino verso Betlemme, verso i presepi della storia, immobili e dolenti mentre siamo chiamati in attesa ad essere operosi.
Ma, per raggiungere la meta è necessario morire al nostro egoismo.
Predicava il giovane Montini, San Paolo VI: «Prima di tutto a me fa paura me stesso, che sono quello che sono: questa arena così mobile, questo egoismo così rinascente, questo pensare a me stesso anche nella vita spirituale. Dovremmo avere il coraggio di non pensare più che a Dio».
La bellezza della Madonna ci risolleva nella nostra indigenza.
Chiediamoci ma la nostra è una vita veramente da redenti? Non scoraggiamoci dicendo al Signore: «Ci hai lasciati come eravamo!».
La Vergine Maria, modello della Chiesa, ci svela che non è così!.
Maria si lascia riempire dall’Amore di Dio: «la pienezza dei tempi», la storia della salvezza è compiuta nell’atto in cui la Vergine adora il suo Bambino. «La nascita di Gesù nel grembo di Maria è preludio della rinascita di ogni cristiano nel grembo della Chiesa…» (Papa Francesco).
Infine, in Maria la bellezza ci consola. Scrive Etty Hillesum, vittima della shoah: «Si vorrebbe essere balsamo per molte ferite». Sì, l’abbiamo pensato anche noi, quando ci siamo trovati davanti alle ferite di chi amiamo. Ma non sempre siamo balsamo che solleva, consola, guarisce. Ma, quello che non può fare l’uomo, può farlo Dio. In Maria la sua bellezza è balsamo per le ferite del nostro cuore: quelle che gli altri non vedono e che noi stessi non conosciamo; quelle che ci hanno prodotto le persone che amiamo, quelle che ci siamo fatti noi stessi.
«Vergine, fanciulla, giovane madre, se tu non riappari, anche Dio sarà triste», la prega Turoldo. Vergine Maria innamora sempre il nostro cuore mettendo i nostri passi sulla strada della santità. La tua presenza ci parla dell’opera del tuo Figlio. «Abbiamo una città forte», con mura e bastioni posti a nostra salvezza: sei tu, Maria – porta aperta, grembo verginale del Verbo fatto Carne, sei porta del cielo e di giustizia in un mondo lacerato da lotte e discordie. Sei nostra dimora perché immagine della Chiesa, una «terra promessa, che produce in abbondanza latte e miele » (San Bernardo)
Maria, agli occhi di Dio, ha un nome: “piena di grazia” (Lc1,28), come la chiamò l’Angelo visitandola a Nazareth. Maria è la nuova Eva che con il suo ‘sì’ è diventata madre di Dio, madre di tutti i redenti. Si, o Madre, «Mi nutre … / la tua luce, la tua pura bellezza./ Nulla ho da chiederti: mi basta/ che rimanga per me la tua visione» (Divo Barsotti).

+ Sergio, vescovohttps://platform.twitter.com/widgets/tweet_button.0af76c3310098d2f8f428367b62351b8.it.html#dnt=false&id=twitter-widget-1&lang=it&original_referer=http%3A%2F%2Fwww.diocesiarianolacedonia.it%2Findex.php%2Fnotizie%2Fomelia-del-vescovo-in-occasione-della-solennita-dell-immacolata-concezione-della-vergine-maria&size=m&text=Omelia%20del%20Vescovo%20in%20occasione%20della%20Solennit%C3%A0%20dell%27Immacolata%20Concezione%20della%20Vergine%20Maria&time=1649100869713&type=share&url=http%3A%2F%2Fwww.diocesiarianolacedonia.it%2Findex.php%2Fnotizie%2Fomelia-del-vescovo-in-occasione-della-solennita-dell-immacolata-concezione-della-vergine-mariahttps://web.facebook.com/plugins/like.php?app_id=&channel=https%3A%2F%2Fstaticxx.facebook.com%2Fx%2Fconnect%2Fxd_arbiter%2F%3Fversion%3D46%23cb%3Df1b63f91b1caa64%26domain%3Dwww.diocesiarianolacedonia.it%26is_canvas%3Dfalse%26origin%3Dhttp%253A%252F%252Fwww.diocesiarianolacedonia.it%252Ff3dfbaf2c9e0a3%26relation%3Dparent.parent&container_width=0&href=http%3A%2F%2Fwww.diocesiarianolacedonia.it%2Findex.php%2Fnotizie%2Fomelia-del-vescovo-in-occasione-della-solennita-dell-immacolata-concezione-della-vergine-maria&locale=it_IT&sdk=joey&send=false&show_faces=true&width=200 https://web.facebook.com/plugins/share_button.php?app_id=&channel=https%3A%2F%2Fstaticxx.facebook.com%2Fx%2Fconnect%2Fxd_arbiter%2F%3Fversion%3D46%23cb%3Df1b9c1065b024a8%26domain%3Dwww.diocesiarianolacedonia.it%26is_canvas%3Dfalse%26origin%3Dhttp%253A%252F%252Fwww.diocesiarianolacedonia.it%252Ff3dfbaf2c9e0a3%26relation%3Dparent.parent&container_width=0&href=http%3A%2F%2Fwww.diocesiarianolacedonia.it%2Findex.php%2Fnotizie%2Fomelia-del-vescovo-in-occasione-della-solennita-dell-immacolata-concezione-della-vergine-maria&layout=button_count&locale=it_IT&sdk=joey&width=200

Diocesi <br>Ariano Irpino - Lacedonia

Diocesi
Ariano Irpino - Lacedonia