Percorso formativo per gli operatori di Pastorale Giovanile

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«Esserci e avere il coraggio di osare». Così titolavamo qualche anno fa il progetto di pastorale giovanile diocesana, quando inaugurando il centro diocesano di pastorale giovanile Casa Nostra, ci rendevamo consapevoli e disponibili a vivere un tempo nuovo di lavoro con i giovani che fosse presenza costante nella loro vita, mai vuota di progettualità e di evangelo, e nelle varie forme, si concretizzasse in un accompagnamento per la vita, a sostegno della proposta cristiana.
Il Sinodo dei Giovani ha ben ripreso questo concetto dell’esserci, inserendolo tra le attenzioni e\o competenze da assumere. Su Avvenire, Giordano Goccini, riprendendo un episodio di don Lorenzo Milani scriveva: “«Perdonali perché non sono qui con noi»: è il pensiero del parroco nelle Esperienze pastorali di don Milani, durante la scarna processione eucaristica, ai tanti giovani indifferenti ai lati della piazza. Il curato (lo stesso don Lorenzo) invece pensa: «Perdonaci, perché non siamo là con loro!», operando un profetico ribaltamento di prospettive. Forse è giunto il tempo di una consapevolezza nuova: la fede di questa generazione ci obbliga a ripensare la nostra, la loro assenza ci impone di convertire la nostra presenza. Esserci, non significa più soltanto che devono venire da noi, o che noi dobbiamo andare da loro, ma che la loro ostilità al nostro modo di essere discepoli ci obbliga a rinnovarlo.”
Siamo chiamati quindi a rinnovare il nostro partecipare ecclesiale a partire da noi stessi, per essere educatori oggi. Lo si può fare iniziando dalla formazione dei protagonisti dell’azione pastorale, quegli operatori, che come parroci o educatori, catechisti o membri responsabili di oratorio, praticamente sostengono e accompagnano la vita dei giovani in una comunità parrocchiale. Formare gli addetti ai lavori perché si crei una mentalità educativa e ci siano figure educative nuove e competenti nelle parrocchie, per chi si dedicherà in maniera specifica al lavoro con i ragazzi e con i giovani che abbiamo dagli 11 ai 35 anni.
La proposta formativa che la nostra Diocesi fa permette di acquisire delle competenze di tipo intellettivo ed esperienziale che si ritengono necessarie, soprattutto alla luce del Sinodo dei giovani che ha elaborato ottimi strumenti per la conoscenza del mondo giovanile e la guida pastorale, in particolare nella Christus Vivit, che delinea fortemente la figura dell’operatore e dell’operato nell’ambito citato. Tra l’altro, scrive il Papa, «la pastorale giovanile non può che essere sinodale, vale a dire capace di dar forma a un “camminare insieme”».
Due saranno gli step formativi.Il primo è un percorso base, che ha come obiettivo quello di presentare il lavoro della diocesi e della Servizio Nazionale e dare i primi rudimenti teologici e pedagogici necessari.Il secondo step fa da approfondimento ai singoli elementi fondanti di una prassi educativa e serve per accompagnare l’educatore ad acquisire le competenze necessarie per pensare e progettare l’azione pastorale.
Il percorso che si avvarrà della collaborazione anche degli altri Uffici Pastorali Diocesani competenti e di esperti nel settore, si terrà a Casanostra a Loreto a partire dal 28 Gennaio 2020 dalle 20.00. In questa prima serata inaugurale di presentazione, avremo con noi don Pasquale Incoronato, responsabile regionale per la formazione alla Pastorale Giovanile e docente presso la Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale, il quale oltre a presentarci il corso in sé, ci aiuterà a capire cosa è la pastorale giovanile, aiutandoci ad entrare nelle linee progettuali per la pastorale giovanile italiana e diocesana.

Don Daniele Palumbo

Diocesi <br>Ariano Irpino - Lacedonia

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